10/04/13

Tramonto



Si avvicina il tramonto, lo sento arrivare, fuori dalla mia finestra, proprio là, dove ti nascondi tu a spiarmi. 

L'oscurità s'arrampica lungo la tua schiena, carezza una ad una le tue vertebre fino alla tua nuca, come le dita di una donna indiscreta. 

Sale fino a lambirti il collo, in una carezza sensuale che vuole rapirti per poi perderti. 

Ora è il crepuscolo. Quell'istante magico in cui tutto prende forma e in cui tutto svanisce in un grigio denso di nebbia. Ed io, che sono nebbia, in essa riprendo ad esistere. 

Ti avevo promesso di spogliarmi nuda innanzi a te, di offrirti la mia mente nella sua completa oscenità, perversione per perversione, peccato per peccato, insania per insania, ma più passano i secondi, più mi accorgo che non è così facile come credevo. 

Ma tu sai che sono testarda, e sai che non mi fermerò. 

Non ora che il sole è calato e la notte sta per rendermi nuovamente padrona di questo mondo, dove sono io a scrivere le regole. 

Continuerò, finchè tu sarai lì dietro la tenda a spiarmi, e non è realmente importante che tu ci sia davvero, te l'ho già detto che nulla è realmente importante, andrò avanti fin quando IO crederò che ci sei, poichè il fine ultimo di ogni essere umano è il piacere. Il proprio piacere. 

Ed io ora ci sto scavando dentro. 

Nel mio... e nel tuo... Se vorrai continuare a giocare alle mie regole. 

Si possono spendere fiumi di carta sul piacere. Ben più elevate menti, rispetto la mia, ne hanno scritto, ed è persino banale cimentarsi in un tale esercizio, ma tu continua a seguirmi, respira la nebbia, falla scivolare in te, attraverso le tue labbra, attraverso i tuoi occhi, attraverso le tue orecchie, perchè quello che io voglio non è parlare del piacere bensì andare oltre. 

Il mio esperimento, oggi, è cercare di far divenire il mio piacere il tuo. Ed il tuo il mio. 



Immagina. 

Un'emozione. 

Paura. 

Hai mai avuto paura, amico mio? 

Il cuore che sembra volersi strappare dal petto.
Il petto che non vuole più aprirsi al respiro. 
Il respiro che muore in gola. 
La gola strozzata da un grido che non sa uscire. 
Ed il frastuono del tuo sangue che pulsa nelle tue orecchie. 

Morirai?

No. La verità è che non sei mai stato così vivo. 

La verità è che in questo mondo, dove le regole vengono scritte da una mente folle, la paura è anch'essa piacere. 




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