02/12/13

Deep inside


Quante volte, in questi mesi, ti sei fermato nel giardino, dietro l'oleandro sotto la betulla, a spiare la mia finestra, amico mio?

Nera bocca spalancata su un urlo silenzioso, non c'era la tenda socchiusa apposta per permetterti di spiare, non c'era la danza tremula della candela accesa ad illuminare la mia pelle e non c'ero io, a spogliarmi per te, brandello dopo brandello, fino a lasciare nulla più che bianche ossa e tetre emozioni.

Lo so che sei venuto molte volte, lo so perché tu sei figlio della mia insania, e sei esattamente come io ti voglio, e io ti voglio così, presente nella mia esistenza, là fuori a spiarmi, osservarmi famelico, in attesa che strappi via ancora un altro pezzetto di carne per arrivare più a fondo, fino a portarti proprio sull'orlo del baratro.

Conosco la delusione che hai provato, nel vedere solo quel buio osceno, e la sofferenza di non trovarmi, perché è la stessa che provavo io a non esserci, ma del resto io sono così, sadicamente malata, ed è dolce sopportare il dolore se è condiviso con te, che sei la mia creatura, figlio, amico e amante.

...

"Noi non siamo brave persone, per questa ragione non riusciamo mai ad essere felici."

La meravigliosa creatura che mi disse questa frase, molti anni fa, ora lo è diventata, una brava persona, sempre che esserlo significhi avere un lavoro serio e ben retribuito, una compagna e dei figli da amare.

Io no, continuo a non essere una brava persona e continuo a non essere felice.

Ci sono momenti in cui mi sembra quasi di riuscirci, ad essere felice, ma sono istanti effimeri, durano il batter di ciglia e poi svaniscono.

Spesso ho bisogno di silenzio. E' necessario, per elaborare i pensieri. Così chiudo il mondo fuori dalla porta di casa e rimango sospesa in un limbo fatto di nulla, a ricostruirmi pezzo per pezzo, nel tentativo di trovare un nuovo ordine nel caos e riemergere diversa da ciò che sono.

E' inutile dire che non ci riesco mai, così ciclicamente torno a nascondermi nella nebbia, strattonata da troppe diverse volontà discordanti, sperando che esista un essere superiore in grado di scorgermi e strapparmi fuori da questo meccanismo incantato, che come un disco rotto continua a ripetersi all'infinito, senza possibilità di scampo.

"Tutto questo perché sei pazza furiosa, da internare e buttare la chiave." Dice Vocina, che è un po' un disco rotto pure lei, nella sua monotonia di argomentazioni ripetitive.

Forse, però, questo è solo un alibi per mascherare la verità più scomoda in assoluto, che è tutto semplicemente egoismo ed incapacità di volere bene, per cui si usano le persone fino a quando sono capaci di fornire un minimo di svago, poi si lasciano alle proprie spalle, come giocattoli vecchi.

Ma se è solo egoismo, allora per quale dannatissima ragione la mia mano non riesce ad afferrare alcun appiglio ed io precipito in una voragine che mi trascina via dal mondo, e da te?

Annego


Deep inside me


6 commenti:

  1. Tutti cercano un appiglio, perché tutti hanno bisogno di un po' di sole... :)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In realtà io rifuggo il sole, perché rovina la pelle :P

      E in realtà era solo un escamotage per accompagnare l'elaborazione digitale, che è ovviamente opera mia e che mi piace particolarmente, anche se come sempre non riesco a rendere al 100% quel che ho in mente.

      Elimina
    2. Le tue elaborazioni digitali hanno sempre quell'effetto anni '90 o X Files che mi piace un sacco!! :)

      Moz-

      Elimina
    3. Concordo sull'effetto anni 90' Ha un effetto "digitale vintage" particolare.

      Elimina
    4. Non è una cosa voluta. Io ho delle immagini in testa, che rappresentano uno stato d'animo, e provo a renderle digitalmente. Poi la mia scarsa competenza in materia, diciamo pure la mia totale inadeguatezza, mi obbliga a scendere a compromessi e ad accontentarmi di un risultato parziale, decente, ma neanche lontanamente vicino a quel che vorrei io. In parte, forse, è anche dovuto al fatto che sento molto l'influenza dell'horror di serie B degli anni 80 e dei videogame degli anni 90, probabilmente.

      La cosa che mi preme è che l'immagine riesca a trasmettere un'emozione, se ci riesce allora ho ottenuto il mio scopo in ogni caso :)

      Elimina

Siccome sono estremamente generosa, ho deciso di permettere anche agli utenti anonimi di commentare. Dati gli argomenti trattati, capisco che molti non vogliano mettere il loro nome, qua sotto, e per questo offro questa possibilità. Questo però non significa che abbiate la licenza di scrivere ogni cosa vi passa per la testa. Gli insulti gratuiti, ad esempio, verranno cestinati. Faccio affidamento sul vostro buon senso. E siccome questo è il MIO mondo, e qua vigono le mie regole, l'unico giudizio insindacabile ed inappellabile su cosa rientri nel buon senso spetta a me. Tutto quello che, a mio modesto parere, è spazzatura, verrà impietosamente cestinato. Mi riservo anche di ritornare sui miei passi, se la mia fiducia nel genere umano si dimostrasse mal riposta.