01/01/14

Delirio di inizio anno



Il Vecchione è stato bruciato, il nuovo anno è iniziato. 


E' presto...

Troppo presto...

Io non dovrei essere qua.

Sento il calore del vino, della vodka, del lambrusco.

Lo sento dentro di me, mi scalda, eppure non c'è voglia di festeggiare.

Non c'è nulla da festeggiare.

Il nuovo anno che è appena iniziato non porterà nulla più di quanto non sia già giunto in passato.

Le mie scelte.

Giuste, sbagliate.

Mi hanno condotta qua.

Eppure IO HO SCELTO!

Compreso di essere qua, ora.

Anche se è troppo presto e l'alcool scalda ancora il mio corpo.

E il bicchiere di rum è ancora mezzo pieno.

Brindo a te, amico mio, che fuori dalla finestra mi osservi.

Anche tu non dovresti essere qua, eppure, fedele, stai ad osservarmi mentre tolgo la maschera della festa e riappare il mio vero volto, quello che non mostro a nessuno.

E sotto la maschera di clown ce n'è un'altra.

E un'altra ancora.

E ancora...

E ancora...

E io non so più chi sono.

E cosa ci faccio qua.

Ora.




Lo so, mi ripeto. Ancora Fausto Rossi ad accompagnare i miei post, in questi giorni non sto ascoltando altro e tu, amico mio, sei costretto ad assecondare le mie follie. E' per questo che esisti per cui, anche oggi, ascolterai un brano di un genio. 
Incompreso. 
Forse è per questo che non ascolto altro: in questi giorni un po' gli somiglio anche se io, sicuramente, non sono un genio.